Arte
Aeropittura
Nota dell' artista
La sezione aeropittura di questo sito è dedicata a tutti quei "ragazzi" di ieri e di oggi che hanno fatto del volo la propria vocazione e con il loro entusiasmo, spirito di avventura e sacrificio, purtroppo a volte estremo, hanno realizzato uno dei sogni più proibiti dell'uomo: librarsi in cielo come gli uccelli, sfrecciare veloci in uno spazio senza ostacoli e senza limiti e, per citare le parole tratte dal film "La mia Africa", osservare il mondo sottostante con lo sguardo di Dio. Ma è dedicata anche a tutti coloro che pur non essendo piloti amano il mondo del volo e lo sostengono pieni di entusiasmo, con generosità e disinteresse, scrivendo, fotografando e diffondendone in ogni modo la conoscenza. E' dedicata altresì a tutti quei giovani e meno giovani che si mettono in marcia numerosissimi, a volte con gravi disagi, per seguire le evoluzioni dei loro beniamini: il popolo delle manifestazioni aeree. Ciò premesso, entrando nello specifico del contenuto della prima parte del libro, interamente dedicata all'aeropittura, si è voluto dividere questa in due momenti: la storia e l'attualità. La parte storica si apre con le immagini delle crociere aeree, poiché queste hanno costituito il tema con cui è iniziata questa produzione artistica, promossa dall'allora colonnello Giacomo De Ponti comandante del 31° Stormo, reparto erede dei protagonisti delle crociere stesse. Attraverso i quadri che oggi adornano gli ambienti della sala VIP dell'aeroporto di Ciampino, si è così rievocato un particolare momento storico della nostra aeronautica: l'epoca pionieristica in cui le ali tricolori sono state portate attraverso tutti i continenti. Una sintesi di questa avventura è rappresentata nella prima immagine che incontriamo, ove vengono proposte la crociera aerea del Mediterraneo orientale e le due crociere atlantiche.
M.M.
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Un'aerofuturista del 2000
segue....Ma l'illuminante riflessione che l'aereo aveva realizzato uno dei sogni più inseguiti e più proibiti dell'uomo: il volo, le fece vedere il mezzo stesso sotto un aspetto completamente diverso. Un universo nuovo ha cominciato a ruotare intorno all'immagine della macchina. Uomini e sentimenti, fino ad allora relegati nello sfondo, sopravanzavano il simulacro stesso dell'aereo, e non più solo legno-tela-acciaio-motori-eliche sono i protagonisti del quadro, ma l'uomo nella sua globalità e il mondo in cui si muove. Un universo di sentimenti che lo hanno portato e sempre lo porteranno a rinnovare il mito di Ulisse, sfidando prima di tutto se stesso nel superamento della paura, così speculare al coraggio e da cui il coraggio stesso trae la sua ragion d'essere, per compiere imprese al limite dell'impossibile, alla scoperta e alla conquista dell'ignoto. Rappresentare tutto questo fu per Marcella quasi una sfida nonché l'inizio di una bella avventura che prese il via dall'idea, di adornare la sala Vip di Ciampino con quadri che rappresentassero le crociere atlantiche. Nacque così una felice collaborazione che portò alla creazione di una serie di opere che sono tra le più significative dei motivi ispiratori e dei sentimenti che guidano la sua produzione artistica. Meglio di ogni altra considerazione rende esplicito tutto questo, quanto Marcella stessa ha scritto in occasione della consegna del quadro su de Pinedo al 31° Stormo di Ciampino: "Raffigurare la vita di un uomo, nel suo duplice aspetto di azione e spirito, è passare in rassegna nella memoria quelli che sono gli episodi più significativi della sua storia, che ineluttabilmente si legano ai luoghi, teatro di questo vissuto. A volte queste immagini di tempi e luoghi diversi si affacciano alla ribalta della mente tutte insieme, contemporaneamente, unite da una tonalità di fondo che misteriosamente le lega. Con molta incertezza su quello che poteva essere l'esito finale dell'operazione, ho cercato di fermare sulla tela, attraverso le immagini di Roma e New York, delle isole Azzorre e di Lisbona, del Missisipi e di Rio, di una palude amazzonica e di Gibilterra, questi flashes della memoria, evocatori di imprese memorabili, uniti in un'unica visione e deformati dal fluire di un moto circolare che supera le barriere del tempo e dello spazio. Rendere poi visivamente la misteriosa tonalità di fondo che caratterizza tutte queste immagini, è operazione che istintivamente ho risolto attraverso il colore, il colore del fuoco simbolo dell'intensità di una vita vissuta sopra le righe e del suo tragico epilogo". Ma è alle parole di Maria Fede Caproni che vogliamo lasciare la conclusione di questo escursus sull'arte di Marcella Mencherini: "In Marcella Mencherini due le linee guida che ne fanno una personalità unica nel panorama dei pittori d'aviazione. La macchina assume caratteri immediatamente identificabili e realistici, e intorno a questa la storia dell'evento si stempera in cicli evocativi di successi e tragedie: colori ora pacati, ora aggressivi hanno la parola. Spesso è un vortice che trascina nel mistero profondo dove è annidata la fonte di energia che ha determinato e permesso di portare a termine un'impresa: colori che nascono improvvisi da una tavolozza che dà all'artista mezzi che ella stessa può usare inconsapevolmente, presa dal pathos, dall'entusiasmo e dall'identificazione dell'accadimento. Il momento storico viene guidato, diventa tridimensionale, vibra e giungono all'osservatore voci musicali ed arcane come di un accordo che si stempera in armonie lontane. Per de Pinedo colpisce l'S.55 che rinasce come la fenicie da un rogo, ma il rosso ardente non lascia la nostra memoria perché le fiamme dal lago Roosvelt inseguiranno e carpiranno la vita e l'energia del personaggio. In quest'opera la tradizione aeropittorica futurista è superata da una più matura plasticità del segno, senza asprezze o tagli netti del racconto. La partecipazione emozionale della pittrice è palpabile. Lei ha un solo mezzo per fondere nella tela i fatti realmente accaduti e i sentimenti vissuti dal pilota protagonista di un'impresa straordinaria, fa "urlare il colore", crea un vortice magmatico che travolge tutto e tutti. Sembra che Marcella abbia posto in visione assiale la bocca di un vulcano in piena eruzione, con il rosso ardente che si trasforma in colata lavica, divoratrice dell'anima e di ogni azione precedentemente compiuta. Solo l'S.55 supera l'immane tragedia del rogo ed esce indenne, ghermendo l'ultima ciocca di capelli della dea fortuna che in un passaggio veloce stava per scomparire. La vittoria verrà celebrata e quasi in un torpore ipnotico scorrono le visioni del Pan di zucchero, Roma, New York, etc. Nella raffigurazione della conquista del record di distanza di Ferrarin e Del Prete, affiorano dal quadro i due protagonisti che, quando giunsero nelle Americhe ebbero un trionfo esaltante. Ma la sorte ha sempre in serbo tragici momenti e così a Ferrarin toccò di riportare in patria Del Prete chiuso in un feretro. La pittrice evoca l'epilogo tragico con i colori del fuoco, che aleggiano sopra la grande ala dell'S.64. Nulla ancora era compiuto, ma la forza dell'immagine racchiude l'intera avventura epica e drammatica, e chi osserva il quadro prova un'emozione speciale che solo la profondità del pensiero sa trasmettere. Ma è nella rappresentazione dello "starfighter", che lasciando fumo e fuoco alle sue spalle e il nero della crudezza di un conflitto moderno che si trova la pagina forse più bella di un'artista che sa essere così partecipe dei destini del pilota e trova nel rappresentare il cielo una spiritualità quasi religiosa. Marcella dipinge per lasciare nella memoria dell'osservatore l'immagine di un fatto che d'ora in poi sarà visto solo così". Non credo che si possano esprimere al meglio concetti critici su un'artista senza presentare e spiegare le sue opere. Tra queste, Tiscali ne ha scelte alcune per farle diventare i soggetti di un cortometraggio, su sedici schede telefoniche che ripercorrono, con occhi tutti nuovi, la saga della storia aeronautica italiana. Immagini suggestive e originali, colorate e fantasiose il cui primo scopo è quello di attirare l'attenzione con soggetti accattivanti. Sono così state presentate tre serie di cinque schede ciascuna sulle Crociere Aeree, sull'Aeronautica Militare e sul Centenario del primo volo a motore; mentre una singola scheda a tiratura limitatissima, con soggetto "Cinquant'anni di Starfighter", ha concorso per l'anno 2004 in campo internazionale ottenendo il miglior riconoscimento a livello europeo e giungendo al terzo posto in ambito mondiale.