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Maria Fede Caproni
Un bel catalogo omnicomprensivo dell’opera di Marcella Mencherini mancava. In esso sfogliando le pagine si nota una perizia pittorica in continuo divenire con le iniziali volute che stilisticamente si accostano all’aeropittura futurista. In queste ultime immagini si sono quasi distaccate da suggestioni del passato così intensamente legate a periodi storici degli anni 30.
In questi dipinti c’è come una regia teatrale a monte che lancia i suoi richiami al passato remoto per giungere al presente. Sono tele pensate con puntuale ricchissima documentazione e sensibili all’arco intero della vita dell’eroe rappresentato. Vite con picchi, vortici e silenzi - vite travolte da un’informazione di allora attenta a compiacere il potere. Marcella è la prima che sa esprimere anche i dolori le insidie con sguardi aerei lontani nel tempo vicini con la poesia.
Ho quì un quadro con un’atmosfera tenera e azzurra per due F104; Marcella ci mostra una tale delicatezza che sembra contrastare con l’assordante rumore del jet. l’aereo spillo, l’aereo cacciatore di stelle!! Dopo 40 anni di servizio la macchina va in pensione, ma non lo spirito, l’animo di chi giovane, ha sentito lo smisurato orgoglio di portarlo oltre i Mach - alle massime quote.
Ecco cosa è ora una pittrice (che ha lasciato le aule tenebrose del tribunale) e si avvicina purissima tra spiriti puri e ci dona la vera sconfinata gioia di vedere la terra coi suoi mari e le alte nuvole davvero bellissime!!