Articoli
L'AEROFUTURISTA DEL 2000 - Lorenzo Tibaldi - La voce del Sud
Marcella Menchirini, una pittrice aretina, è certamente
l'ultima aerofuturista della nostra storia artistica.
Inseritasi profondamente nell'ambiente aeronautico, da
qualche anno ha creato una serie di rappresentazioni
aeronautiche talmente cariche di dinamicità da averle
fatto attribuire la bella definizione di "Aerofuturista del
Duemila"
Delle quattro tendenze che Marinetti individua nell'Aeropittura una è quella che ci interessa e alla quale si può attribuire I'Aeropittura di Marcella Mencherini, la prima:
"Un'aeropittura stratosferica cosmica biochimica di cui ne è esponente maggiore Enrico Prampolini", e questo ci riconduce a Boccioni, come dice Mandura nel saggio già citato: "siamo autorizzati proprio da lui (Prampolini, n.d.A.) a ritenere che il suo lavoro si sia sempre compiuto tenendo Boccioni bene in vista". Nei confronti dei due grandi maestri, Boccioni e Prampolini, la Mencherini non è allieva da demeritare: mette infatti nelle sue figure astratte qualcosa di più, e cioé la "figura" dell'aeroplano, che non si identifica più in un valore astrattamente dinamico, ma acquista una sua precisa individualità.
Per cui it tema del dipinto non è più affidato alla dichiarazione deII'autore, ma è immediatamente percettibile e riconoscibile. E talvolta la pittrice aggiunge alla sua opera elementi dinamici di paesaggi e urbanismi, come lo stesso Marinetti riconosceva ad Ambrosi e Tato; forse più a Tato. E' una felice soluzione che risolve i problemi di identificazione tra molti fatti aeronautici che un simbolismo generico (proprio di taluni aeropittori) potrebbe far confondere.
E difatti alcune delle aviopitture della Mencherini trovano subito ospitalità nella palazzina VIP del 31° Stormo di stanza sull'aeroporto di Roma Ciampino; lo stormo, da trasporto che conta tra i suoi passeggeri le massime autorità dello Stato, che quando si spostano per i loro uffici usano gli aerei militari. Presso il 31° Stormo sono concentrati i dipinti che ricordano le grandi traversate della storia aeronautica d'Italia; non solo Ie quattro trasvolate con idrovolanti di Italo Balbo, ma l'impresa di Ferrarin e Del Prete, i due piloti che, primi al mondo, effettuarono un volo senza scalo dall'Italia al Brasile. Ciò avvenne nel 1928, solo un anno dopo di Lindbergh, che aveva volato in senso contrario da New York a Parigi. Sempre nella sala VIP del 31° Stormo c'è un dipinto della Mencherini dedicato a un'altra impresa di carattere aeronautico: il volo sulle due Americhe di de Pinedo. Qualche parola sulla pittrice: nata ad Arezzo, si può definire "figlia d'arte", essendo stata sua madre, Rosa Antonelli, una apprezzata pittrice, piuttosto nota nel mondo toscano della pittura. Marcella, che ha seguito studi giuridici, politici e storici, e ha due lauree, si è sempre dedicata alla pittura, anche se a un certo punto la vita l'ha destinarla alla professione di avvocato. Ma si è saputa svincolare, e dopo aver tenuto, dal 1975 ad oggi una diecina di "personali" in tutta Italia, è approdata all'aeropittura.
Quod erat in votis.